La stangata sulla Tari che stanno ricevendo i tarantini in questi giorni ha dei responsabili ben precisi; il comune di Taranto guidato dal sindaco Melucci e l’Ager l’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti il cui direttore è nominato dal governatore Emiliano. Lo scrive in una nota Giampaolo Vietri di Fratelli d’Italia, che prosegue. L’amministrazione Melucci, nel 2019, ha approvato un piano della raccolta differenziata dai costi di milioni di euro; un piano che prevedeva, vedasi pagina sedici dello stesso, il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2021. Una previsione risultata sballata nonostante i costi del piano approvato risultato da subito inadeguato vedasi i cassonetti ingegnerizzati non adeguatamente capienti e già fuori uso tant’è che oggi si conferisce al loro interno senza la decantata tessera magnetica. Questo piano che non ha prodotto i risultati per i quali veniva adottato è stato progettato e approvato dall’amministrazione Melucci e così la Tari è aumentata essendo ancora minima la parte di materia inviata al riciclo che avrebbe abbattuto i costi di conferimento in discarica. Costi che, a loro volta, sono anche lievitati per volontà dell’Ager il cui direttore generale che determina l’aumento delle tariffe è nominato dalla giunta regionale ovvero da Emiliano. Pertanto le responsabilità di questi aumenti da qualsiasi lato si vogliono considerare ricadono sempre sugli amministratori di centrosinistra che governano comune e regione ovvero Melucci e il suo padre putativo Emiliano. Questi sono gli effetti delle soluzioni pasticciate assunte in questi anni in tema di gestione dei rifiuti da parte di Melucci la cui amministrazione non ha saputo programmare e organizzare un sistema di raccolta differenziata efficiente; effetti che si sommano agli aumenti determinati dall’agenzia regionale. L’amministrazione comunale continua imperterrita a vantare il proprio operato senza contraddittorio attraverso tutti i canali possibili, ma a pagare profumatamente per una politica non all’altezza, in questo caso con un considerevole aumento della Tari, saranno i cittadini che quotidianamente lamentano anche un servizio d’igiene urbana inefficiente. Conclude Vietri.
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