BARI- Dopo l’allarme lanciato qualche giorno fa, ieri, presso l’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, gli assessori Pentassuglia e Delli Noci hanno incontrato i rappresentanti regionali della categoria Caseari di Confartigianato e di Cna.
Oggetto dell’incontro è stato l’elevato prezzo del latte che, sommato all’incremento esponenziale di altri fattori – energia in primis – sta mettendo a serio rischio alcune tra le produzioni alimentari più importanti della Puglia. Molte imprese sono state costrette a rivedere al ribasso i quantitativi di materia prima ritirata, onde evitare di produrre in perdita; alcune hanno già chiuso i battenti. Tutte guardano con grande preoccupazione all’autunno, quando i consumatori potrebbero dover fare i conti con un potere d’acquisto ridotto dall’inflazione.
“Valorizzare le nostre produzioni lattiero-casearie è un passaggio fondamentale per superare questa crisi – ha detto il presidente dei casari di Confartigianato Puglia, Angelantonio Tafuno. Con gli assessori Pentassuglia e Delli Noci abbiamo ragionato di soluzioni a breve termine e di strategie per il futuro, che permettano ai trasformatori artigiani di esportare in tutto il mondo con piattaforme logistiche in grado di garantire tempi rapidi e preservare qualità e freschezza del prodotto. Allo stesso modo, non è più pensabile di essere gli unici a essere tagliati fuori dalle agevolazioni dei fondi comunitari per ammodernare le aziende, realizzare impianti di autoconsumo da fonti rinnovabili o per investire in ricerca e innovazione. Dobbiamo infine pensare in ottica di sistema per “chiudere” la filiera, mettendo nelle condizioni le imprese di recuperare materia prima seconda dagli scarti di produzione: un tema molto importante per noi.
Su questi temi ma anche sulla necessità di un aiuto immediato – ha concluso Tafuno – gli assessori ci hanno dimostrato massima disponibilità ad agire subito: stiamo già collaborando per trovare le soluzioni migliori nell’interesse del comparto”.
“Siamo soddisfatti per l’esito di questo primo incontro – ha detto Rosamaria Derosa, presidente regionale dei casari di Cna. Entrambi gli assessori hanno mostrato attenzione e proposto percorsi che vanno incontro alle nostre aspettative. Lavoreremo insieme per le soluzioni. Abbiamo chiesto interventi immediati per far fronte all’incremento dei costi e un inquadramento strutturale di questo settore che permetta alle imprese di innovare, internazionalizzare efficientare, partendo dal dato che a oggi nulla di questo è possibile. Abbiamo riscontrato la consapevolezza che è necessario intervenire in tempi brevi per evitare conseguenze irreversibili: temiamo, infatti, che una volta superata l’estate, il comparto si trovi a fare i conti con un mercato completamente disallineato, non più in grado di assicurare margini per continuare a produrre. Riteniamo che il comparto lattiero-caseario, con i suoi prodotti sia una eccellenza per la nostra regione e quindi che sia opportuno dotarsi di un piano di sviluppo integrato fondato su efficientamento energetico, interventi di economia circolare per lo smaltimento dei reflui di produzione e logistica, in particolare garantire la catena del freddo per essere presenti in nuovi mercati”.
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