Mario Draghi sale al colle per rassegnare sue dimissioni

Roma – “Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, a volte”. Quelle parole, le ultime da presidente del Consiglio sono risuonate nell’emiciclo. Così il premier Mario Draghi in Aula alla Camera, dove è stato accolto da un lunghissimo applauso e dalla standing ovation dei membri del suo governo e di gran parte dei deputati presenti a Montecitorio. Poco dopo alle 9.30, ha lasciato Montecitorio ed è partito alla volta del Quirinale per rassegnare le sue dimissioni.
Mattarella ha convocato i presidenti delle Camere al Quirinale invocando l’art.88 della Costituzione sullo scioglimento del Parlamento: colloquio con Casellati alle 16.30 e con Fico alle 17.
Il 18 settembre e’ la data sulla quale si sta ragionando in queste ore per il ritorno alle urne. Una data che da alcuni viene data ormai per certa e che dovrebbe essere ufficializzata già nelle prossime ore, dopo gli incontri del Capo dello Stato, con i presidenti delle Camere.

 

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