TARANTO- In questi giorni sono numerosi i nidi che i volontari del Wwf di Taranto e Policoro hanno individuato nella Marina, mediante periodiche perlustrazioni che avvengono all’alba, prima dell’arrivo dei bagnanti.
L’assessore all’Ambiente del comune di Taranto, Laura Di Santo, ha ringraziato l’associazione e i suoi operatori. “Con loro l’amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci collabora da anni – ha spiegato – abbiamo anche sottoscritto una convenzione per il recupero e la cura di animali feriti trovati dai cittadini sul territorio urbano. Ora, però, attendiamo con emozione la notizia della schiusa delle uova con la nascita delle piccole tartarughe che, grazie alla vigilanza dei volontari tarantini, potranno raggiungere il nostro mare cristallino, uno straordinario scrigno di biodiversità”.
Quando scoprono i nidi, infatti, i volontari provvedono a mettere in sicurezza l’area per proteggere le uova dai curiosi. Dopo un periodo che va dai 50 ai 70 giorni, avviene il miracolo della schiusa.
“La “Caretta caretta”, la più diffusa tra le tartarughe presenti nel Mediterraneo – ha inoltre aggiunte l’assessore – è una specie considerata “endangered”, ovvero in via di estinzione, protetta da normative internazionali. Per questo sosteniamo l’opera del Wwf e dei volontari in quest’opera di protezione verso un altro dei simboli delle nostre meraviglie naturalistiche”.
Lunedi prossimo, inoltre, l’amministrazione Melucci ha predisposto un intervento a protezione di un altro angolo suggestivo del territorio costiero: dalla spiaggia di viale del Tramonto, a San Vito, sarà rimossa la poseidonia spiaggiata.
potrebbe interessarti anche
Gdf, presentato il Calendario Storico 2025
Martina Franca: rapina all’ufficio postale di Motolese
A Taranto “Sentieri” : progetto per un turismo inclusivo
Jago incanta Martina Franca: un dialogo tra arte e anima
Campo Santa Maria degli Angeli, ancora polemiche a Barletta
Taranto, Binario Express, punto ristoro in stazione