PORTO CESAREO- Avranno vissuto momenti di forte tensione e paura come nel film “La tempesta perfetta” con George Clooney i tre pescatori tarantini naufragati nella serata del 7 luglio al largo della costa di Punta Prosciutto, a Porto Cesareo. Fortunatamente i tre sono stati salvati dalla Guardia Costiera di Gallipoli e possono raccontare l’avventura di una battuta di pesca dai risvolti cinematografici.
È accaduto intorno alle 20 del 7 luglio quando è giunta alla Guardia costiera di Gallipoli la segnalazione del mancato rientro nel porto di Campo Marino di Maruggio di un peschereccio iscritto a Taranto con a bordo 3 membri di equipaggi (Gianni P. 32 anni comandante, Angelo M. 42 anni direttore di macchine, Fall F. 37 anni marinaio).
I parenti allarmati dal fortunale che, nel corso della serata, si è abbattuto sulle coste salentine e dalla assenza di contatti telefonici, hanno allertato la Guardia Costiera.
La sala operativa del VI° Maritime Rescue Sub Center della Guardia Costiera di Bari, da una prima ricognizione radio satellitare non ha riscontrato la presenza dell’unità navale, e pertanto ha iniziato a coordinare le ricerche, attraverso le motovedette della Capitaneria di porto di Taranto, di Gallipoli e gli elicotteri del 84° Centro Sar dell’Aeronautica Militare di stanza a Gioia del Colle. Le complesse ricerche sono terminate nella notte alle 4.42, quando la motovedetta CP848 di Gallipoli ha trovato i 3 naufraghi a circa 6 miglia da Punta Prosciutto.
I malcapitati in acqua da diverse ore si sono sostenuti grazie ai dispositivi di sicurezza del peschereccio e ai giubbotti di salvataggio indossati prima dell’affondamento dell’unità, favorendo così l’azione di ricerca e soccorso delle Motovedette della Guardia Costiera. Gli stessi una volta individuati sono stati recuperati in discrete condizioni di salute e successivamente trasportati a Gallipoli per essere affidati alle cure del 118.
La Guardia Costiera nel contempo ha mantenuto con i propri velivoli ad ala fissa il monitoraggio dello specchio acqueo interessato dall’affondamento per verificare la eventuale presenza di chiazze di idrocarburi potenzialmente fuoriusciti dai serbatoi del peschereccio.
L’efficace azione di coordinamento dei soccorsi operata del Reparto Operativo di Bari, congiuntamente alle Capitanerie di Porto di Gallipoli e Taranto ha consentito ancora una volta di salvare la vita a tre giovani lavoratori, che con grande sacrificio affrontano tutti i giorni i pericoli del mare.
potrebbe interessarti anche
Paura a Brindisi: in fiamme azienda di smaltimento rifiuti
Bari, ospedale covid in Fiera: Lerario e Mercurio rinviati a giudizio
Operazione antidroga a Vieste: sette arresti
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C