Roma – Noi siamo disponibili a condividere una responsabilità di governo come abbiamo fatto fino a qui in modo leale e costruttivo ma occorre un forte segno di discontinuità. Sono state queste, le prime parole di Giuseppe Conte dopo il vertice di un’ora con Mario Draghi. Il presidente 5Stelle ha consegnato al premier un documento che elenca in 9 punti le loro richieste per non lasciare l’esecutivo. La comunità a gran voce mi chiede di portare il M5S fuori spiega Conte che rincara: “Il futuro della nostra collaborazione è nelle risposte che avremo entro Luglio”. Non permettiamo più ha precisato il leader Pentastellato, che il reddito di cittadinanza sia messo in discussione, dobbiamo intervenire a favore di famiglie e imprese con un intervento straordinario. 200 euro di bonus non servono e va tagliato il Cuneo fiscale. Infine dobbiamo approvare il salario minimo. Durante la congiunta in serata Conte ha poi parlato ai suoi aggiungendo: “Non accetteremo testi complessi che arrivano in Cdm all ultimo minuto e di cui non sappiamo nulla”. “Questo Governo deve cambiare marcia”. Non possiamo stare qui in nome di una generica responsabilità che rischia di diventare “corresponsabilità per un atteggiamento remissivo”.
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