TARANTO- Il 20 giugno ha assunto l’incarico di comandante provinciale di Taranto e lunedì scorso ha lasciato definitivamente la guida del comando di Treviso, effettuando il passaggio delle consegne con il nuovo dirigente: si chiama Alberto Maiolo il nuovo comandante dei vigili del fuoco di Taranto.
La nomina a Taranto è conseguente alla promozione a dirigente superiore, conferita dal consiglio di amministrazione del ministero dell’Interno con decorrenza 01/01/2022.
Friulano di nascita, si innamora del Corpo nazionale durante il servizio come vigile del fuoco di leva, esperienza che lo porterà a voler partecipare – e a vincere – un concorso pubblico per funzionari tecnici, bandito dal ministero dell’Interno nel 1989. Inizia così l’avventura professionale, dapprima al comando dei Vigili del fuoco di Trieste e poi alla direzione regionale del Friuli Venezia Giulia. Ricoprirà incarichi prestigiosi sia a livello territoriale che nazionale, entrando a far parte dello staff del capo del Corpo nazionale, dirigente addetto della direzione regionale dei Vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia, comandante provinciale di Udine e infine comandante provinciale di Treviso. Non è la sua prima volta a Taranto, infatti dal gennaio 2013 al maggio 2014 ha fatto parte della struttura del commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, quando l’incarico fu assegnato al capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Laurea in ingegneria edile a pieni voti assoluti e lode all’Università degli Studi di Trieste, master di II livello in ingegneria dell’Emergenza all’Università “La Sapienza” di Roma e master di II livello in “Homeland Security” all’Università Campus Bio-Medico di Roma, relatore in seno al comitato centrale tecnico Scientifico, Componente del Comitato Tecnico regionale per la Prevenzione Incendi e di quello per il rischio industriale delle Regioni Veneto – Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, componente del comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, analista di rischio, coordinatore di numerosi gruppi di lavoro e commissioni di verifica ispettiva in materia di Rischio di incidente rilevante, nonché componente di vari gruppi di lavoro in tema di sicurezza e ambiente costituiti in seno ad Ispra. È autore e coautore di numerose pubblicazioni in tema di sicurezza, prevenzione incendi e di rischio industriale.
Ha partecipato a quasi tutte le calamità nazionali, dal terremoto delle Marche-Umbria del 1997, al terremoto dell’Aquila del 2009, all’alluvione di Messina del 2009, al terremoto dell’Emilia Romagna del 2012, a quello dell’Italia centrale del 2016-2017, fino ai soccorsi per la tragedia di Rigopiano del 2017.
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