TARANTO – Ha ormeggiato al porto di Taranto nelle scorse ore la Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere, che ha condotto in riva allo Jonio i 65 superstiti di un naufragio avvenuto nel Mediterraneo. È giunta priva di vita una giovane donna incinta, mentre alcuni dei migranti sono giunti in precarie condizioni fisiche. Tre di essi sono stati trasportati con ambulanze della Croce Rossa all’ospedale SS. Annunziata, le loro condizioni non dovrebbero essere gravi.
Molti i nuclei familiari sbarcati, anche diversi minori, alcuni in tenera età. Si è subito attivata la macchina organizzativa messa in piedi dalla Prefettura di Taranto per accogliere i superstiti, ad attenderli al molo i rappresentanti delle forze dell’ordine, i volontari della protezione civile e della Croce Rossa. Nei prossimi giorni la maggior parte dei migranti sarà ospitata all’Hotspot ionico, mentre famiglie e bambini sono stati trasferiti in autobus nelle strutture di accoglienza di Bari e Potenza. L’Operazione è stata completata alle 6 di domenica mattina, nel dettaglio, si apprende dalla Prefettura ionica, gli ospiti sbarcati sono stati 65 poi sono stati trasferiti nella notte 20 minori a potenza, 3 a Brindisi e le donne e nuclei al vara di Bari. 26 uomini adulti sono rimasti in hotspot.
Il Porto di Taranto è stato individuato dal Viminale come porto sicuro per far giungere la Geo Barents, dopo quattro giorni di trattative.
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