Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Guardia di Finanza ha eseguito in Puglia oltre 62.000 interventi ispettivi e circa 9.000 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Contrasto delle frodi sui crediti d’imposta e dell’evasione fiscale
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica, svolte in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, hanno permesso di accertare frodi per oltre 6,6 milioni di euro. L’ammontare dei crediti inesistenti sequestrati è di oltre un miliardo.
Sono stati individuati 292 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 1.483 lavoratori in “nero” o irregolari.
Scoperti, inoltre, 21 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.
I soggetti denunciati per reati tributari sono 768, di cui 14 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di 95,7 milioni.
I 292 interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti hanno permesso di sequestrare oltre 584 tonnellate di prodotti energetici e di accertare oltre 91 mila tonnellate consumate in frode. 2.846 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.
Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di circa 1 tonnellata di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 40 soggetti, di cui 8 tratti in arresto. I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 71 agenzie clandestine e di verbalizzare 435 soggetti, di cui 43 denunciati all’Autorità giudiziaria.
Tutela della spesa pubblica
L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di 795 controlli, che hanno portato alla denuncia di 156 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 6 milioni di euro.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 9.629, cui si aggiungono 1.115 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO): 5.470 soggetti sono stati denunciati e 866 segnalati alla Corte dei conti per danni erariali pari a oltre 284 milioni di euro, 63 milioni dei quali in danno alle risorse destinate al sistema sanitario.
Le frodi scoperte in materia di fondi strutturali e di spese dirette gestite dalla Commissione europea ammontano a oltre 34 milioni, mentre quelle relative alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a circa 14 milioni.
I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per oltre 17 milioni – di cui oltre 14,3 milioni indebitamente percepiti e circa 3 milioni fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi – e sono state denunciate 2.365 persone.
Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 494, di cui 74 tratte in arresto.
Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari, in quanto interessate da condotte penalmente rilevanti, è stato di 243,5 milioni, di cui oltre 78 milioni in materia di spesa sanitaria.
Contrasto della criminalità organizzata ed economico-finanziaria
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 119 interventi, che hanno portato alla denuncia di 378 persone, di cui 73 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di 88,6 milioni.
A circa 350 mila euro ammontano, invece, i sequestri per usura, reato per il quale sono stati tratti in arresto 3 soggetti. Sono state analizzate 2.583 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 43 attinenti al finanziamento del terrorismo.
Ai confini terrestri e marittimi sono stati eseguiti 1.147 controlli sulla circolazione della valuta, per movimentazioni transfrontaliere relative a circa 14 milioni di euro, accertando 731 violazioni e operando sequestri per 423 mila euro.
Ammontano a circa 163 mila euro i sequestri di valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti eseguiti nei confronti di 27 soggetti, di cui 7 tratti in arresto. In materia di reati fallimentari, i beni sequestrati ammontano a oltre 3 milioni di euro, su un totale di patrimoni distratti di oltre 343 milioni.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 1.735 soggetti, con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per 46 milioni.
Inoltre, il sistematico ricorso anche alle alternative misure di prevenzione dell’amministrazione e del controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata ha consentito di sottrarre all’influenza mafiosa beni per un valore di circa 2 milioni di euro.
Ulteriori 8.629 accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia. Il contrasto al narcotraffico, anche via mare, ha portato all’arresto di 136 soggetti e al sequestro di oltre 1,5 tonnellate di sostanze stupefacenti e di 33 mezzi.
Sul versante della contraffazione sono stati eseguiti 1.905 interventi e 249 deleghe dell’Autorità giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 21,7 milioni di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere. Denunciati 563 soggetti.
In particolare, sono stati sequestrati oltre 3,5 milioni di litri (essenzialmente vini e spumanti) e oltre 2.387 tonnellate di prodotti agroalimentari, oggetto di contraffazione e frode commerciale. Oltre 3,4 milioni di litri di prodotti rimossi dal mercato recavano false attestazioni DOP e IGP, comparti in cui l’Italia detiene il primato di riconoscimenti a livello europeo.
L’attività del Corpo a tutela dei consumatori è stata orientata anche al contrasto dell’illecita commercializzazione dei dispositivi di prevenzione del contagio, con il sequestro di oltre 1,5 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale e la denuncia di 34 soggetti per frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, contraffazione, ricettazione e truffa.
L’impegno contro la pirateria digitale e l’illecita diffusione di contenuti editoriali online ha portato all’oscuramento o al sequestro di 10 siti internet, che commercializzavano merce contraffatta o diffondevano illegalmente contenuti tutelati.
Operazioni di soccorso e concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica
Nel periodo dell’emergenza sanitaria, unitamente alle altre Forze di Polizia, è stata assicurata l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia, eseguendo 3.758 controlli, all’esito dei quali 1.628 soggetti sono stati sanzionati e 78 denunciati.
Prosegue la collaborazione con l’Agenzia europea Frontex ai fini della vigilanza dei confini esterni dell’Unione Europea. Equipaggi del Comando Regionale Puglia sono impiegati nell’ambito delle operazioni “POSEIDON 2022” e “J.O. MONTENEGRO”, finalizzate al contrasto dell’immigrazione irregolare e dei crimini transfrontalieri via mare.
La Guardia di Finanza impiega propri contingenti anche in Albania e Montenegro per supportare e assistere le autorità locali. Nel basso Adriatico e nell’alto Ionio l’impegno operativo è volto all’individuazione delle imbarcazioni impiegate per i traffici illeciti. L’attività di contrasto dell’immigrazione irregolare via mare ha portato all’arresto di 40 scafisti e al sequestro di 58 mezzi.
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