LECCE- In merito al tragico femminicidio avvenuto a Novoli, cui è seguito il suicidio del marito omicida, si rende noto che la Asl Lecce, impegnata da anni nel contrasto alla violenza di genere, ha prontamente attivato la rete antiviolenza dei suoi servizi specialistici, con i pediatri di famiglia, in cooperazione con i Servizi sociali del Comune di residenza, per la protezione dei due figli minori di 2 e 7 anni, per l’applicazione del ‘Protocollo operativo Giada’, previsto nel caso di orfani speciali di femminicidio. Si tratta del protocollo a cui si fa riferimento per la tutela dei bambini che rimangono senza madre perché assassinata e senza padre perché in carcere o suicida.
Vengono messe in campo tutte le iniziative utili previste dal Manuale operativo della Regione Puglia (approvato il 20 ottobre 2020 in seguito al Dgr n. 1878/2016 “Linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza nei confronti delle persone minori per età”) per cui i centri specialistici per la Cura del trauma interpersonale e il centro di riferimento regionale di III livello attivano tutte le azioni di protezione e presa in carico integrate tra sistema sanitario e servizi sociali. Sarà cura di Asl Lecce seguire ogni sviluppo del caso attraverso Titti De Luca, referente prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne e sui minori della Asl.
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