TARANTO- Durante la convivenza si sarebbe dimostrato violento e possessivo e lei ha poi deciso di lasciarlo. Ma l’uomo non avrebbe accettato e dopo il primo divieto di avvicinamento, si sarebbe recato a casa della ex e sotto minaccia l’avrebbe violentata: un 45enne tarantino, censurato, è stato trasferito nel carcere di Taranto da cui dovrà rispondere di violenza sessuale e atti persecutori.
La vicenda ha inizio nel mese di maggio quando una donna tarantina si è presentata presso gli uffici della stazione carabinieri di Taranto principale per presentare una denuncia contro il proprio ex convivente, un 45enne tarantino censurato.
La donna ha riferito in denuncia che lo stesso, non accettando la fine della loro relazione, dopo essersi dimostrato violento e possessivo anche durante la convivenza, ha acuito il suo comportamento aggressivo nei confronti della donna dopo che lei, esasperata, ha avuto il coraggio di lasciarlo.
A seguito di tale denuncia, nei confronti dell’ex convivente della donna è stato disposto dall’autorità giudiziaria ionica il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, l’allontanamento dalla casa familiare, nonché l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Due giorni fa la donna si è presentata nuovamente presso gli uffici della stazione di Taranto principale, riferendo questa volta in denuncia che sempre il suo ex convivente, in violazione degli obblighi disposti dall’autorità giudiziaria, si è recato poco prima presso l’abitazione da lei occupata (della quale conservava ancora le chiavi), e dopo averla colta di sorpresa, l’ha costretta con violenza e minaccia a subire un rapporto sessuale.
Per tale motivo i carabinieri, sulla base di quanto dichiarato dalla vittima nella denuncia e di una serie di gravi indizi di colpevolezza raccolti nell’immediatezza dagli stessi militari, hanno rintracciato il 45enne e lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, traducendolo successivamente presso il carcere di Taranto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nei prossimi giorni, l’uomo comparirà davanti al gip del Tribunale di Taranto per il giudizio di convalida del fermo, al fine di verificare la fondatezza dei presupposti della misura adottata dai carabinieri in rapporto ai gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli stessi militari a suo carico.
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