LAURIA- Avrebbero messo in piedi una fitta rete di usura nel comune di Lauria e piegato imprenditori e cittadini: si chiama “Zero” l’operazione messa a segno dai carabinieri della compagnia di Lagonegro all’alba del 26 maggio.
L’attività ha portato al sequestro di beni mobili del valore di 100 mila euro, nonché di una società di persone, data in gestione a un curatore fallimentare. Le vittime, imprenditori e cittadini del luogo, a seguito di richieste di denaro dovute alle loro difficoltà economiche sono stati stretti in una spirale debitoria dovendo corrispondere il debito a tasso usuraio del 120% annuale.
L’operazione ha preso il via nel mese di marzo 2020 e nella giornata del 26 maggio i militari di Lagonegro hanno eseguito due ordinanze, una di applicazione della misura cautelare di custodia in carcere e l’altra della misura interdittiva del divieto temporaneo dell’esercizio degli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.
Questo l’esito delle complesse e articolate indagini compiute dai carabinieri del nucleo Operativo della compagnia di Lagonegro, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Lagonegro, Gianfranco Donadio e dal pm Francesca Fresch.
A conclusione delle attività investigative ha avuto luogo l’operazione per l’esecuzione di due ordinanze corredate da decreti di perquisizione locale presso le abitazioni degli indagati.
Le pregnanti attività di investigazioni hanno consentito, inoltre, di portare alla luce anche una serie di intestazioni fittizie di beni aventi il solo scopo di eludere l’applicazione di misure di prevenzione di carattere patrimoniale.
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