BAT – I lavori di ristrutturazione dell’edificio in piazza San Pio X hanno portato al trasferimento della sede della provincia BAT da Andria a Barletta e poi a Trani, con i nuovi uffici che sono stati individuati nell’ex polo universitario Lum e in alcune aule del liceo “De Sanctis”. Il tutto, per un costo di quasi 35mila euro al mese per i primi due anni, oltre 400mila euro all’anno, e oltre 31mila euro al mese dal terzo anno in poi, per una somma annuale di quasi 380mila euro.
È la polemica sollevata dal candidato sindaco di Barletta Cosimo Cannito, che ha puntato il dito contro gli sprechi legati agli uffici provinciali della BAT. Provvisoriamente ubicati in piazza Plebiscito, nella città della Disfida, questi avevano un costo mensile di poco meno di 9mila euro, cifra inferiore rispetto a quella sostenuta per il trasferimento a Trani. Nel frattempo, vanno aggiunti i 90mila euro spesi dalla provincia per l’adeguamento della nuova sede, mentre Barletta aveva proposto la concessione a costo zero di Palazzo San Domenico, andando incontro alle esigenze economiche della sesta provincia pugliese.
Gli spostamenti degli uffici provinciali rappresentano da anni una questione delicata nel territorio della BAT, sia in termini economici sia sul piano degli equilibri dei tre capoluoghi. Barletta, al momento, non vanta alcun consigliere provinciale e punta l’attenzione sulla gestione finanziaria degli ultimi anni, con uno sguardo al futuro delle casse della BAT.
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