LECCE – Era stato portato in giudizio dalla ex convivente che lo aveva accusato di averle prosciugato i risparmi depositati in banca sui conti correnti. Ma durante il processo è emerso che era stata la stessa donna a prelevare le somme mancanti e i giudici del Tribunale di Lecce lo hanno scagionato assolvendolo con formula piena “perché il fatto non sussiste”. Secondo la denuncia presentata dalla donna nel 2016 dopo la fine della convivenza , l’uomo un 55 anni di Lecce, non si sarebbe limitato a prosciugarle i conti correnti ma si sarebbe impossessato anche di svariati oggetti in oro custoditi a casa, prelevando persino di somme di denaro con le carte prepagate intestate ai figli di lei. Ma dal processo è emersa invece un’altra verità che ha scagionato l’uomo.
potrebbe interessarti anche
Paura a Brindisi: in fiamme azienda di smaltimento rifiuti
Bari, ospedale covid in Fiera: Lerario e Mercurio rinviati a giudizio
Operazione antidroga a Vieste: sette arresti
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C