“Il lunghissimo ed estenuante processo ci ha detto che Sonia è stata uccisa da una mente raffinata. Abbiamo ancora fiducia nella giustizia, si cerchi, dunque, questa mente raffinata, si illuminino gli aspetti oscuri indicati nelle sentenze, si ritrovi il corpo per avere almeno una tomba sulla quale piangere”: a dirlo è Anna Marra, la sorella di Sonia la studentessa venticinquenne di Specchia (Lecce) scomparsa da Perugia il 16 novembre 2006 e mai ritrovata, in occasione della pubblicazione del libro ” L’uomo Nero” del giornalista Alvaro Fiorucci (Morlacchi editore). “C’è qualcuno delle istituzioni che lo sta facendo? Chi sente il bisogno di liberarsi la coscienza di un segreto inconfessabile si faccia avanti anche in forma anonima È il tremendo dolore che accompagna la nostra vita che , nonostante tutto, ci dà la forza di non rassegnarci all’assenza di verità” aggiunge la giovane. Il volume, che sarà presentato al pubblico il 13 maggio alle 17,30 nel foyer del Teatro Morlacchi, ricostruisce le indagini e processi che dopo quindici anni si sono conclusi con l’assoluzione definitiva dell’unico imputato (che si è sempre proclamato estraneo alla vicenda). Come spiega l’autore, “L’Uomo Nero – la scomparsa di Sonia Marra” è “una rilettura dei fatti nei quali compaiono misteriose presenze mai identificate, terrificanti parole intercettate al telefono, tabulati scomparsi, un corollario di inquietanti coincidenze, i passaggi di mano da un magistrato inquirente all’altro, da un collegio giudicante all’altro, la singolare presenza di tre vescovi tra i testimoni”.
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