Con qualche affanno in più rispetto a quanto preventivato il Lecce batte il Pordenone per 1-0 e ritrova la Serie A, due stagioni in B. L’eroe di serata è Zan Majer che trova il gol ad inizio ripresa. Baroni schiera la formazione titolare e gli effetti si vedono fin dall’inizio, già al 5’ il primo tentativo della partita con la conclusione dalla distanza di Massimo Coda, bloccata agevolmente dal portiere friulano, il Lecce è un fiume in piena, il Via del Mare un inferno che spinge giallorossi all’8 Fasalino vola e devia sul palo il tentativo a giro di Strefezza. Di Mariano al 17’ scarta tre giocatori in 20 metri ma al momento del tiro non trova la porta, tre minuti dopo Majer ci prova con il destro ma il muro eretto dal Pordenone si difende agevolmente. Al 33’ Cambiaghi sbaglia il cross e per poco non beffa Gabriel che si salva sulla liea cacciando letteralmente dalla linea di porta. Il primo tempo si conclude con la paura che inizia a calare sul Via del Mare. I 27.000 iniziano a guardare gli smartphone per osservare cosa accade sugli altri campi. A cancellare qualsiasi timore ci pensa per Zan Majer al minuto 46’ che su assist di Coda, di testa firma il gol che vale la Serie A e gli permette di scrivere il suo nome nella storia del club salentino. Dopo la marcatura non succede praticamente più nulla, i continuano ad attaccare, manca però il mordente, perché il risultato è acquisito e sugli spalti è iniziata anche la festa in anticipo, complici i risultati che arrivano dagli altri campi. Il Lecce ottiene la decima promozione in Serie A e la città impazzisce di gioia.
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