Lecce.-Il Segretario Regionale Puglia Ruggiero DAMATO, IN PRIMIS fa un plauso a tutte le Poliziotte e i Poliziotti della Casa Circondariale di Lecce per la grande abnegazione e spirito di appartenenza, sopratutto nella gestione di eventi critici.
Nella scorsa notte un detenuto ristretto presso la sezione denominata infermeria del circuito della criminalità organizzata “barese”, non nuovo a minacce, aggressioni, turbativa della sicurezza, ha creato momenti di vera tensione e panico, appiccando fuoco nella propria stanza di pernottamento (cella)che si stava divulgando nell’intero reparto, in quanto a suo dire voleva essere trasferito presso un carcere di suo gradimento, per cui per domare le fiamme è stato necessario evacuare l’intero reparto usando idranti ed estintori, creando anche reazioni da parte degli altri ristretti nei confronti dell’autore dell’incendio, per cui oltre che gestire l’incendio si è dovuto mettere in sicurezza da “linciaggio” lo stesso autore dell’evento, in quanto in ogni reparto dove viene ubicato creare scompiglio.
Continua il sindacalista, la gestione dell’evento è stata a dir poco esemplare nei tempi e nei modi, da parte dell’Ispettore di turno e di tutti i Poliziotti operante in tale settore, che anche essendo sottodimensionati, oltre che alla cronica carenza di personale, anche dal fatto che nelle ore pomeridiane,serali, e notturne il personale è di un terzo di quello mattinale, considerando anche la giornata festiva, per tanto chiediamo alla Dirigenza dell’istituto, l’immediato allontanamento del soggetto in questione in quanto turba la sicurezza dell’Istituto, e la procedura di un riconoscimento di un Elogio o Encomio per i Poliziotti tutti presenti.In fine DAMATO vuole evidenziare che questa è la vera Polizia Penitenziaria fatta di Donne e Uomini “EROI SENZA VOLTO” che salvano vite umane, evitano drammi nelle strutture, fungono da “psicologi-medici-educatori” in quanto sono a diretto contatto con i detenuti e la sofferenza psichica-fisica di persone che sono escluse dalla società, quindi le DONNE E GLI UOMINI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA hanno bisogno di ATTENZIONE-RISPETTO-RICONOSCENZA da parte dei superiori, della politica, e della società civile.
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