CELLE DI SAN VITO – Il comune di Celle di San Vito conferirà la cittadinanza onoraria al piccolo Celle Ren Melfi, il bambino canadese al quale i genitori hanno dato il nome del piccolo comune foggiano.
“Lo abbiamo chiamato Celle in onore della città natale di mio nonno – ha detto il papà di Celle, Josh Melfi –. A Celle di San Vito inizia la storia dei Melfi e questo era il modo per ricordare sia il piccolo paese sia le origini della nostra famiglia.”
La storia della famiglia Melfi
Il bisnonno del piccolo Celle, il padre di Josh, si chiamava Leonardo Melfi e nacque a Celle di San Vito il 10 marzo del 1933. Si sposò nel 1957 con Lucia Patierno, nata a Castelluccio Valmaggiore nel 1938. Un anno dopo il matrimonio, Leonardo e Lucia si trasferirono in Canada e precisamente a Brantford, nel sud dell’Ontario. A circa 50 chilometri da Brantford, nella città di Hamilton (sempre nell’Ontario) è nato il 21 dicembre scorso Celle Ren Melfi. I genitori del bambino stanno insieme da circa 10 anni e si sono sposati nel 2018. Le fedi nuziali sono state comprate, pochi mesi prima del matrimonio, a Castelluccio Valmaggiore, comune confinante con quello di Celle di San Vito.
“Abbiamo visitato per la prima volta il paese di Celle di San Vito nel 2014 – ha detto la mamma di Celle, Marshneill Abraham – in quell’occasione abbiamo deciso che se avessimo avuto un bambino lo avremmo chiamato con il nome del paese. Celle di San Vito è un posto bellissimo con persone accoglienti e adorabili – ha concluso Marshneill – non potevamo immaginare un nome più adatto per il nostro bambino.”
La notizia del bambino nato in Canada che ha preso il nome del più piccolo paese della Puglia ha colto di sorpresa non solo la prima cittadina ma tutta la comunità cellese. “Una notizia tanto inaspettata quanto curiosa e gradita – ha detto il sindaco di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini –. Nel prossimo mese di dicembre, in occasione del suo primo compleanno, provvederemo a consegnare la cittadinanza onoraria al piccolo Celle, un evento che mi riempie di gioia e di orgoglio.”
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