BISCEGLIE- Sulle orme del Santo Padre per avviare sul territorio percorsi educativi e formativi rivolti alla legalità, alla cittadinanza attiva e corretta, al dialogo interculturale e all’inclusione sociale per le giovani generazioni. La giunta comunale di Bisceglie ha deliberato la presa d’atto del Patto educativo provinciale, ispirato ai principi del Patto educativo globale di Papa Francesco e già sottoscritto dal sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, e dal Prefetto della BAT, Maurizio Valiante, al palazzo del governo di Barletta. Un’iniziativa sostenuta dalle Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e di Andria, oltreché dal presidente della Provincia Bernardo Lodispoto, in rappresentanza della conferenza dei sindaci.
Il sindaco Angelantonio Angarano: “Sviluppare coscienza sociale dei giovani”
“Abbiamo subito aderito a questo progetto convinti che sia necessario mettere in atto ogni azione utile in favore dei giovani. In questo percorso opereremo con agenzie educative, associazioni, famiglie e con gli stessi giovani”, ha sottolineato il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano. “Stiamo vivendo un periodo complesso. La pandemia ha modificato in questi due anni i nostri consolidati stili di vita e causato talvolta straniamento, alienazione, isolamento. La guerra che sta martoriando l’Ucraina aumenta le preoccupazioni e lo smarrimento. In questo contesto sociale è prioritario essere accanto ai giovani, così da condurli a sviluppare una coscienza sociale sui temi della partecipazione attiva e corretta alla vita pubblica, contrastando fenomeni di emarginazione. L’educazione è componente indispensabile per una miglior qualità della vita e un sempre più equilibrato ed armonico sviluppo della società.”
Le attività di legalità coinvolgeranno l’intera comunità: come aderire
Le attività del Patto saranno indirizzate al contrasto del disagio giovanile anche attraverso la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani; ad azioni che orientino e valorizzino la capacità della scuola di vivere come presidio di legalità nel territorio con il contrasto alle povertà educative. Un particolare ambito d’intervento è quello che vedrà interessate le associazioni di categoria che operano nel settore dell’intrattenimento. Queste potranno elaborare strategie concrete per diffondere una cultura positiva del divertimento, superando le forme di aggregazione passiva e promuovendo invece attività che stimolino l’interesse socioculturale e il rispetto delle regole del vivere civile. Gli ordini professionali saranno anch’essi coinvolti per supportare tecnicamente l’elaborazione e l’attuazione delle diverse progettualità.
Si ricorda che il Patto educativo è aperto all’adesione di tutti i soggetti del territorio, sia pubblici che privati. L’invito è a prendere parte, inviando una mail all’indirizzo pattoeducativobat.pref_barlettaandriatrani@interno.it. La proposta sarà così presa in esame dal consiglio di direzione strategica, soggetto costituito in sede di prefettura, che sarà integrato con componenti in rappresentanza degli ordini professionali e degli enti del terzo settore. Ciascun soggetto che sottoscriverà il Patto potrà quindi collaborare concretamente alla realizzazione delle azioni in programma, con proprie risorse economiche o con risorse acquisite nell’ambito della partecipazione a bandi o finanziamenti.
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