CASTRO- Si tratta probabilmente della parte inferiore del busto della statua di culto di Atena il ritrovamento fatto nell’ambito degli scavi che interessano la cortina muraria della città antica, in località Capanne: a darne l’annuncio l’assessore alla Cultura di Castro, Alberto Capraro, sul proprio facebook.
La scoperta, comunica il Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Francesca Riccio, risale al 2015: adagiato all’interno della cosiddetta “colmata messapica”, cioè un esteso spazio in cui le strutture di epoca romana avevano inglobato quelle del periodo precedente (IV secolo avanti Cristo) e che era stato riempito con un corposo scarico di terreno contenente pietre, blocchi e altri materiali provenienti in gran parte dal santuario di Atena.
Anche le modalità di seppellimento non sembrano differenti: come anche per gli elementi di pertinenza del tempio e per gli altri frammenti di sculture, non si tratta di un semplice reimpiego, ma di una deposizione intenzionale, volta a occultare ritualmente i resti del luogo di culto.
I dati ricavati nel corso di questi anni di ricerche hanno consentito di datare questa operazione entro la prima metà del II secolo avanti Cristo. Gli scavi, da diversi anni in concessione ministeriale al comune di Castro, sono diretti dal professore D’Andria, docente emerito dell’Università del Salento e accademico dei Lincei e seguiti per la Soprintendenza dall’archeologa Serena Strafella.
L’intervento dell’assessore Capraro: “Giornata storica”
“Un ritrovamento unico presso gli scavi archeologici in località Capanne a Castro che premia la perseveranza a credere e investire nella cultura. Tutto il mondo parlerà della scoperta e della nostra amata città. Un sentito ringraziamento a quanti hanno sostenuto e sostengono questo intervento.
È esclusivamente merito di queste persone se oggi gli scavi archeologici sono attivi tutto l’anno e non più con iniziative spot. La sezione inferiore della dea è pressoché intatta ed è alta ben 1.60 metri. Insieme al busto, splenderà nel museo dopo la fase di restauro. Avanti!”.
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