Una partita intensa, combattuta e ricca di episodi ha visto il Brindisi imporsi con un convincente 3-1 sull’Angri, confermando la propria crescita nel campionato di Serie D. Dopo un primo tempo equilibrato, in cui l’Angri ha saputo creare occasioni pericolose, la ripresa ha evidenziato tutte le difficoltà della formazione ospite, falcidiata dalle assenze.
«Chi vince ha sempre ragione, quindi complimenti al Brindisi – ha esordito a fine gara Marco Scorsini, tecnico dell’Angri -. Sapevamo di affrontare una squadra che, seppur in coda alla classifica, aveva già raccolto 31 punti e fatto cadere avversari importanti sul proprio campo».
Le assenze di sei-sette titolari hanno pesato come un macigno: «Non sono alibi, ma si tratta di giocatori fondamentali per noi», ha continuato Scorsini. «Chi è sceso in campo ha dato tutto, nel primo tempo non meritavamo di andare sotto e, dopo il pareggio, sembrava avessimo la partita in mano».
Decisivo un episodio mancato: «L’occasione clamorosa di Giannini poteva cambiare il volto del match. Se fossimo passati in vantaggio, oggi racconteremmo un’altra storia. Invece abbiamo commesso un errore che ha regalato il secondo gol a Raiković. Contro giocatori come Raiković e Citro, regali simili si pagano caro».
La lotta salvezza resta complicata e aperta fino all’ultimo: «Sarà una battaglia fino alla fine per agguantare i playout. Oggi hanno perso quasi tutte le squadre in lotta, ma intanto il Brindisi ha fatto un passo avanti verso di noi», ha concluso Scorsini con amarezza.
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