Violenti scontri hanno caratterizzato la partita di Seconda Categoria tra Supersano e Spongano (Lecce), disputata sabato 4 gennaio. Il bilancio è di diversi feriti tra le tifoserie, tra cui due bambini e una ragazzina. Le forze dell’ordine, già al lavoro per identificare i responsabili, hanno faticato a contenere le intemperanze scoppiate prima, durante e dopo l’incontro.
Già venerdì sera si erano verificati atti vandalici: ignoti hanno tagliato il lucchetto del cancello del campo sportivo e gettato una panchina nell’area parcheggio. Sabato, l’arrivo di circa cento ultras ospiti ha innescato i disordini, con il lancio di bombe carta in campo e sugli spalti. La situazione è degenerata nell’intervallo, quando carabinieri e polizia sono intervenuti per sedare i tafferugli, mentre i mezzi di soccorso trasportavano diversi feriti in ospedale. Nonostante il caos, il match si è concluso regolarmente.
Tra i coinvolti anche Roberto Galati, consigliere di opposizione del Comune di Spongano, che ha dichiarato: “È stata una sconfitta per tutti: società, tifoserie e forze dell’ordine. Una nostra tifosa è stata colpita da una bottiglia e alcuni bambini hanno avuto bisogno di cure”.
Luigi Rizzello, sindaco di Spongano, ha condannato l’accaduto: “Gli episodi violenti vanno stigmatizzati. Il calcio deve promuovere i valori dello sport”.
Intanto, carabinieri e polizia stanno esaminando immagini e video per individuare i responsabili. L’episodio si aggiunge ad altri gravi fatti di violenza nei campionati dilettantistici pugliesi, come l’aggressione all’arbitro Luca Albione avvenuta lo scorso 22 dicembre durante Virtus Locorotondo-Sava. Una situazione preoccupante che getta un’ombra sul calcio locale.
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