Il San Giorgio Calcio punta il dito, l’Hellas Laterza si difende. Alle accuse di aggressione, il club laertino risponde a tono: “Partito tutto dalla violenta aggressione al nostro preparatore atletico”, si legge in una nota.
“A seguito della rilevanza e della ferocia delle notizie e degli articoli apparsi in questi giorni, tanto sulle principali testate giornalistiche locali e regionali quanto sui social la società laertina, intende doverosamente chiarire e puntualizzare – prosegue la nota -. Innanzitutto, si rende opportuno ricordare come la nostra società, nel corso del tempo, si è sempre contraddistinta per essere un modello sociale e sportivo non solo locale, diffondendo i valori sani dello sport consentendole di ottenere negli anni riconoscimenti di fair play da parte di avversari e addetti ai lavori sia a livello giovanile che a livello di Prima Squadra. Detto ciò, con particolare riguardo a quanto esposto dalla società del San Giorgio, è d’obbligo una ricostruzione esatta e veritiera dei fatti di causa, considerate le accuse mosse prematuramente e troppo sommariamente”.
“Al termine della gara di una giornata primaverile di Marzo, con tutti i calciatori stremati anche per l’importanza della gara – puntualizza l’Hellas Laterza -, il portiere della squadra ospite, autore già di gesti provocatori per tutta la gara, nei confronti del numeroso e sempre corretto pubblico laertino (500 persone tra adulti e bambini), pensava bene di raggiungere gli spogliatoi, pronunciando frasi ingiuriose e minacciose nei riguardi di alcuni nostri tesserati, ed attendeva insieme al massaggiatore della propria squadra, l’arrivo del nostro preparatore atletico che, in modo improvviso ed ingiustificato veniva spintonato e violentemente aggredito, soprattutto fisicamente. E’ di tutta evidenza che tale accesa e concitata fase non è stata in alcun modo voluta e originata dalla scrivente associazione (e per essa dai suoi atleti). Al contrario, il “parapiglia” è sorto soltanto ed unicamente a seguito di una sconsiderata e censurabile provocazione degli avversari dovuta ad una rabbia incomprensibile, la stessa rabbia scagliata anche contro gli spogliatoi riservati alla squadra ospite causandone il deturpamento delle porte“.
”Nell’occasione ed immediatamente dopo l’accaduto, merita una menzione speciale il tempestivo intervento di alcuni dirigenti dell’Hellas che hanno placato gli animi evitando il peggio – si legge ancora nella nota -. Per quanto riguarda la gestione della sicurezza è stata gestita dai Carabinieri, che prontamente si sono posizionati al cancello di ingresso, chiuso come da regolamento, ed hanno permesso l’ingresso in campo del personale che hanno ritenuto idoneo ad intervenire. Precisazione di dovere, abbiamo appreso da vari articoli voci false e contradditorie su un ipotetica aggressione del nostro preparatore atletico nei confronti del portiere ospite; smentiamo nella maniera più assoluta il verificarsi di questa “capovolta versione dei fatti” ed invitiamo tutti coloro che con superficialità scrivono riguardo questa situazione, di prestare attenzione a quanto verrà detto a riguardo, dovendosi poi prendere le proprie responsabilità eventualmente nelle sedi opportune“.
”Nella consapevolezza di aver chiarito sul corretto svolgimento dei fatti, l’Asd Hellas Laterza si riserva di intraprendere tutte quelle azioni ed iniziative necessarie volte a tutelarne la sua reputazione ed immagine posto che, ad oggi, sta apparendo ingiustamente come società colpevole e violenta. Il rispetto, la lealtà e la solidarietà sono e saranno valori e princìpi primari per l’Asd Hellas Laterza che continueremo a diffondere tra tutti i tesserati”, chiude la nota dell’Hellas Laterza.
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