Silvano Intini

Futsal A/F, Bitonto: presidente Intini, ‘Il bello deve ancora venire’

Intervista di fine stagione al numero 1 della squadra Campione d’Italia tra bilanci e programmazione

 

Silvano, iniziamo dalla fine: l’accoglienza al Palazzo del Comune di tanti tifosi e di tanti bitontini.

Meraviglioso. Lo scorso anno pensavo di aver visto tutto con la festa al Castello per la Coppa Italia ma quello che ho visto quest’anno al palazzo del comune sia al ritorno da Genova che al ritorno da Bari è stato qualcosa che mi ha emozionato. Mi sono goduto il percorso in pullman per le strade della città, la gente riconosceva le giocatrici salutava e applaudiva. Sono momenti che non dimenticherò

A proposito di emozione qualcuno ti ha visto più emozionato dello scorso anno.

A parte che a vincere non ci si abitua mai ed ho scoperto che veramente ogni vittoria è unica. Ma l’anno scorso era diverso. Era la prima volta in assoluto e veramente non ci rendevamo conto di quello che stava succedendo, sembrava tutto così surreale. Quando non hai mai vinto, farlo per la prima volta non ti fa gustare a pieno il gusto di quello che hai conquistato. In questi mesi siamo cresciuti e quest’anno eravamo più consapevoli. Già durante la Final Eight io ho notato che eravamo diversi. Sentivamo tutti di essere la squadra favorita e che avremmo dovuto fare più dell’anno precedente per confermare il pronostico. Ci siamo goduti ogni istante e alla fine aver conquistato nuovamente il trofeo ci ha fatto sentire il profumo dei risultati della fatica e la gioia è ancora più grande.

I vostri tifosi continuano a considerarvi una “matricola terribile” ma oramai siete ben altro.

Stiamo correndo. Qualcuno dice che corriamo troppo (sorride, ndr). Quello che siamo riusciti a fare quest’anno è stato straordinario. Tutti dicono avete fatto la storia. Nessuno aveva vinto due scudetti di seguito nei 15 anni di vita della serie A nel formato attuale, abbiamo raggiunto in testa al palmares Ternana e Montesilvano, Abbiamo giocato 7 finali in  meno di due annivincendone 5, perdendone una all’ottavo rigore e la settima è in arrivo a settembre: anche questo record per l’Italia. Quando abbiamo iniziato, la nostra idea non è mai stata di conquistare una vittoria fine a se stessa ma di creare un percorso che diventasse modello per il mondo del futsal. Un modo di intendere lo sport di alto livello in una città di provincia che prevede il coinvolgimento di tutta la città dagli imprenditori alle scuole, dalle parrocchie ai circoli associativi. Tutti devono sentirsi protagonisti di quello che facciamo. Devo dire che, pur essendo in anticipo di qualche anno rispetto ai tempi che avevamo previsto stiamo riuscendo nel nostro obiettivo. Tutti a Bitonto si sentono protagonisti delle nostre vittorie.

Più di uno si chiede qual è la ricetta di questo Bitonto.

Non c’è una ricetta. E non so neanche se sia veramente replicabile. Io dico che io ci ho messo tutta la mia passione che è cresciuta con il passare dei mesi, che la mia famiglia e lo staff che si è creato intorno ci mettono tutto se stessi per dare il meglio. La squadra si sente veramente protagonista di un viaggio incredibile e non viene mai lasciata sola anche nei momenti più difficili. Nessuna giocatrice viene lasciata indietro e tutte sanno di essere un pezzo importante di questo ingranaggio. Anche quest’anno molte delle nostre top player ricevendo telefonate e richieste di “quotazioni”. Tutte rispondono alla stessa maniera: perché provare a cambiare se a Bitonto si sta bene, la squadra è forte, la società ci sostiene e si punta sempre a vincere?

A proposito, è il momento della progettazione, giugno è il momento del “mercato”.

Questa fretta mi mette l’ansia. Tutti che vogliono sapere cosa facciamo, chi prendiamo, chi non rinnoviamo. E’ metà giugno, è appena finito il campionato, le ragazze stanno partendo per riposarsi. Chi si agita è chi non ha raggiunto gli obiettivi e cerca di migliorare il proprio organico. Fosse per me io incomincerei la prossima stagione senza cambiare niente. Il fatto è che migliorare questa squadra non è facile. Noi siamo molto attenti alle “persone” prima che alle giocatrici. Chi arriva deve essere sin da subito disponibile a mettersi a disposizione del progetto sia in termini sportivi che in termini di “impegno”. Essere grandi giocatrici ma mettendo il proprio talento a disposizione del progetto generale.

I tifosi sognano e fanno nomi di giocatrici eccellenti.

Anche noi sogniamo e ognuno di noi vorrebbe portare a Bitonto almeno due giocatrici a testa. Ma dobbiamo essere 12 di cuimassimo 5 non formate in Italia. E da qui non si scappa. Dobbiamo migliorare la squadra nei punti in cui quest’anno abbiamo sofferto di più cercando di renderla magari più “equilibrata” come vorrebbe Marzuoli.

A che tipo di giocatrice pensa per equilibrare la squadra?

Un attaccante, così Marzuoli è contento (ride di gusto, ndr)

Quindi guida tecnica confermata?

Con Marzuoli stiamo facendo un percorso tecnico tattico importante e pluriennale e da lui ripartiremo sicuramente. Ci siamo stretti la mano e da lì ripartiamo. Quando voi parlate di contratti, omettete una parte importante del nostro modo di operare: lo Sponsor Meeting che quest’anno è in programma tra qualche giorno. Quello non è un semplice aperitivo tra imprenditori è un vero e proprio momento di progettazione e programmazione. Quello che ci consente di chiamare le giocatrici e proporre loro dei contratti nasce proprio dagli impegni che tutti quanti prendiamo in quella sede.  Vengono fuori consigli, spunti, idee di cui noi teniamo conto poi durante la stagione. All’incontro di quest’anno (come nei precedenti) la società si presenterà con idee chiare e definite e proposte già precise. Come sempre gli stessi partner faranno delle proposte. Quello che conta è che dallo sponsor meeting noi usciamo con un disegno definito di quello che sarà la prossima stagione a partire dal budget. Così è più facile lavorare e si ha più forza nel prendere le decisioni più importanti.Possono anche emergere extrabudget che ti consentono cose non previste….

I tifosi sognano la Champions League.

Anche io mi sogno la notte i rigori di Burela (Sorride, ndr). Il torneo europeo è un nostro obiettivo e soprattutto abbiamo voglia e intenzione di organizzarlo in Puglia. In questo senso abbiamo già preso contatti con dei partner per la logistica e la ospitalità. La Divisione Calcio a 5 ci ha assicurato il suo supporto. Stiamo aspettando che finisca la stagione per muoverci ufficialmente e proporre alle società partner la nostra candidatura alla organizzazione. Sarebbe un altro sogno realizzato portare la champions league a Bari e poter riempire di nuovo i nostri palazzetti. Poi ovviamente il nostro sogno è di vincere il torneo ma quello è un altro discorso. Noi parteciperemo al torneo, ovunque si farà, per arrivare fino in fondo, poi si vedrà. Come sempre l’obiettivo è quello di essere protagonisti.

A proposito di Bari, quasi 5 mila spettatori al Palaflorio.

Domenica abbiamo chiuso un cerchio. Voglio approfittare di questo per ringraziare i Sindaci di Giovinazzo, Bisceglie, Mola di Bari, Bari che ci hanno ospitato in questi anni e dove abbiamo conquistato le nostre vittorie. Prima parlavamo di cosa è il nostro progetto. Ebbene è un progetto che sposta oltre 2-3000 persone per riempire palazzetti che dalla nostra città distano anche 30-40 km. Ecco questa non credo sia una cosa facilmente replicabile. Probabilmente entro la fine di questo mese partirà finalmente il cantiere per il nostro palazzetto che potrà contenere un terzo delle persone che c’erano al Palaflorio domenica scorsa.  Ecco se c’è un’altra cosa su cui oramai pensiamo di avere un’idea chiara è che anche quando avremo il nostro Palazzetto continueremo a disputare alcune gare, quelle con più pubblico in palazzetti più grandi nell’Area Metropolitana di Bari. Non vogliamo abbandonare l’idea di giocare a Giovinazzo, Bisceglie, Bari.

Siamo alla fine, chiudiamo con un nome per far sognare i tifosi mentre sono in vacanza?

Ride. Ma questa intervista è per fare un bilancio o per sapere chi giocherà a Bitonto nella prossima stagione? Abbiamo le idee chiare. Ci sono due o tre questioni su cui stiamo ragionando e magari su alcune di queste c’è già un accordo. Le porterò allo Sponsor Meeting. A te quante volte è capitato di comprare il regalo di Natale in anticipo e tenerlo conservato in armadio prima di consegnarlo? Oppure di trovare l’occasione o l’offerta giusta per il regalo che cercavi proprio la sera del 24? Ai nostri tifosi auguro delle bellissime vacanze, portando in giro l’orgoglio di essere tifosi neroverdi. Magari si saprà qualcosa il giorno prima del ritiro o a Ferragosto o anche il 2 Luglio. Tutta questa gente che va di fretta è perché non è mai venuta in Puglia a godersi le vacanze. Infatti le nostre giocatrici vivono questo periodo con serenità. Al mare. Questa fretta di mercato non mi piace è così bello questo tramonto pugliese.  Ci aiuta a sognare.E  il bello deve ancora venire!

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