Ex TCT: boccata d’ossigeno per i 330 lavoratori del Porto. Soddisfazione della CGIL

“Una boccata d’ossigeno in un contesto in cui il fattore tempo è cruciale. Siamo soddisfatti dell’emendamento approvato in Commissione Bilancio, ma la nostra prospettiva resta il lavoro vero.” Queste le prime dichiarazioni di Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto, a seguito dell’approvazione di un emendamento che riguarda i 330 ex lavoratori della TCT del Porto di Taranto. Insieme a Francesco Zotti e Michele De Ponzio, rispettivamente segretario generale e membro della segreteria con delega ai porti della FILT CGIL di Taranto, D’Arcangelo ha seguito da vicino la vicenda.

“La proroga fino a dicembre 2024 rappresenta un’opportunità per il futuro, ma dicembre è dietro l’angolo. Stiamo lavorando con la Regione Puglia per migliorare le competenze dei lavoratori portuali. Con l’Autorità di Sistema Portuale, grazie al supporto del presidente Prete, dobbiamo pianificare il rilancio del porto,” ha continuato D’Arcangelo.

Francesco Zotti ha sottolineato l’importanza di implementare il protocollo d’intesa tra Regione Puglia e l’Autorità Portuale: “L’accordo con la Regione permetterà di coprire le esigenze formative dei lavoratori, molti dei quali necessitano di aggiornamento professionale.”

La CGIL ha inoltre evidenziato il lavoro bipartisan svolto in questa vertenza, che dura ormai da circa 10 anni. “Ringraziamo i parlamentari locali di maggioranza e opposizione che hanno collaborato per trovare una soluzione. È essenziale mantenere questo atteggiamento per rifinanziare l’Agenzia del Lavoro Taranto Workers Agency Srl, in vista degli investimenti nell’area ZES e della riqualificazione professionale prevista dai recenti accordi con la Regione Puglia,” hanno dichiarato Zotti e De Ponzio.

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