Fabio Greco ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di presidente di Aigi, l’associazione che rappresenta l’80% delle aziende dell’indotto ex Ilva, nata da una scissione in Confindustria Taranto.
In una lettera, Greco ha espresso la necessità di un cambiamento nella governance del consiglio generale, come discusso nell’assemblea di dicembre 2023. “Un passo importante ed ora improcrastinabile”, ha scritto, sottolineando che il consiglio è composto principalmente da imprenditori legati all’ex Ilva.
Greco ha dichiarato che è arrivato il momento di un turnover per dare voce anche alle aziende di Aigi che operano in altri settori. “È necessario fare tesoro della nostra esperienza per non incorrere negli stessi errori”, ha aggiunto.
L’ex presidente ha evidenziato che Aigi è nata per operare su più fronti e che, per segnare questa nuova fase, è convinto che sia necessario cambiare anche la presidenza. “Il rinnovamento è fonte di nuovi stimoli e responsabilità per tutti e permette di evitare ruggini che fisiologicamente si creano con il tempo”.
Riguardo alle rivendicazioni delle aziende dell’indotto, Greco ha spiegato che l’associazione ha portato avanti tutte le possibili interlocuzioni, contribuendo a modificare le normative entrate in vigore per evitare il ripetersi di situazioni simili a quelle del 2015. Ha ricordato le parole del ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, che ha recentemente affermato che “sono in corso tutte le necessarie interlocuzioni con Sace per portare a termine l’operazione di cessione dei crediti pregressi. Nel giro di un mese queste aziende dovrebbero ricevere il 70% del loro credito”.
Greco si è dichiarato fiducioso nell’operato del governo per salvaguardare un tessuto imprenditoriale importante come quello rappresentato da Aigi. “Pertanto, sarà richiesta una convocazione al Mimit con la partecipazione del Gruppo Sace, Gruppo MCC (Mediocredito Centrale), Abi, associazioni territoriali e istituzioni”, ha concluso.
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