La Corte di Giustizia Europea ha ordinato la sospensione immediata dell’impianto ex Ilva di Taranto, citando gravi rischi per l’ambiente e la salute umana. “Per anni mi hanno accusato di voler chiudere l’Ilva, ma adesso la realtà è sotto gli occhi di tutti. Ministri di Centrosinistra e Centrodestra hanno ignorato questa emergenza per troppo tempo”, ha dichiarato Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, durante la trasmissione Coffee Break su La7.
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Bonelli ha ricordato come già il 26 luglio 2012 la Procura di Taranto avesse sequestrato l’impianto a causa delle emissioni tossiche di diossina che causavano malattie e morti. Tuttavia, invece di iniziare subito un processo di riconversione industriale, come fatto in Germania nel bacino della Ruhr, in Italia si è continuato a permettere all’Ilva di inquinare.
“Con una responsabilità trasversale vergognosa, è stata concessa la facoltà d’uso all’impianto, con il risultato che le emissioni di benzene a Taranto sono oggi terrificanti – ha proseguito Bonelli -. La popolazione e i lavoratori continuano a pagare il prezzo più alto, con la salute compromessa e una drastica riduzione dei posti di lavoro”.
L’arrivo di ArcelorMittal è stato un disastro annunciato. “Tutti sapevano che l’azienda aveva un piano per prendere quote di acciaio, chiudere le fabbriche e trasferirle altrove”, ha aggiunto Bonelli, criticando coloro che continuano a proporre soluzioni inefficaci per salvare l’Ilva.
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